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🎤 Gros-Pietro: "Il prezzo da pagare per i dazi non sarà così rilevante"

Intervista di Chiara Di Cristofaro a margine dell'ASSIOM FOREX

“L’Italia è a mio avviso il mercato bancario più vivace e più aperto alla concorrenza.”

📌 31° congresso di ASSIOM FOREX, 14-15 febbraio, Torino.

🎤 Chiara Di Cristofaro, giornalista del Sole 24 Ore intervista il Presidente Gian Maria Gros-Pietro a margine del suo intervento.

👉 Leggi l’intervista completa:

Chiara Di Cristofaro: Nel suo discorso, il Governatore della Banca d'Italia Panetta ha parlato dei dazi e ha detto che non dovrebbero avere effetti se non contenuti sull'inflazione europea. La guerra commerciale presenta sicuramente dei rischi a livello macroeconomico per l'Europa e globale e forse potrebbe avere degli effetti anche sul sistema bancario.

Gian Maria Gros-Pietro: “Sappiamo che i dazi in generale non fanno bene all'economia internazionale, quindi qualcuno poi ne pagherà qualche prezzo, ma non credo che i prezzi potranno essere così rilevanti perché tutti gli operatori vorranno cautelarsi rispetto agli effetti”.

“Per quanto riguarda la direzionalità di questi effetti, certamente non saranno diretti sulle banche, potranno eventualmente avere degli effetti negativi sugli operatori industriali e commerciali che sono colpiti direttamente, ma non dimentichiamo che le imprese italiane hanno sempre dimostrato, rispetto alle altre imprese europee, una maggiore rapidità di ri-orientamento”.

“E qui viene il compito delle banche, cioè aiutare le imprese a ri-orientarsi verso i mercati su cui siamo presenti, noi siamo presenti in tutti i continenti e quindi ri-orientarsi diciamo recuperando quote di mercato”.

“Io credo che alla fine l'Italia non sarà particolarmente messa in difficoltà”.

Chiara Di Cristofaro: Nel corso del suo intervento poco fa lei ha detto che l'Italia ha il mercato bancario più aperto alla concorrenza, quindi in questo momento un mercato solido, ma quali sono però le sfide che il mercato bancario deve affrontare?

Gian Maria Gros-Pietro: “Quando si parte dall'essere un mercato più aperto alla concorrenza e cioè le più grandi banche di altri paesi sono presenti in Italia mentre negli altri paesi non succede questo, vuol dire prima cosa che noi siamo abituati a competere con una concorrenza forte”.

“La direzione in cui dobbiamo muoverci è quella del paradigma dell'informazione. Le banche possiedono un'enorme quantità di dati, anche molto delicati, hanno imparato a proteggerli, adesso devono sviluppare la capacità di usarli per dare più soddisfazione ai clienti, dare più servizi e soprattutto prendere più quota di questi servizi”.


🎥 Video credits: Sole24Ore-Radiocor.

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